Si sa, al giorno d’oggi avere un lavoro può essere considerato una vera e propria fortuna. Molto spesso però la fortuna bisogna crearla, in che modo? Stephen Viscusi nel suo libro “Illicenziabile” scrive che sono fondamentali i seguenti requisiti:
1) La puntualità,
2) il saper ascoltare tutti,
3) il sapersi ingraziare il capo,
4) il parlare sempre bene dell’azienda per cui si lavora,
5) il non continuare a lamentarsi, dopotutto la perfezione non esiste,
6) l’essere flessibile alle molteplici esigenze aziendali
In merito ai 6 punti sopra menzionati crediamo che nessuno abbia nulla da ridire. Noi di Isacco, grazie alla nostra esperienza più che ventennale nella vendita di abiti da lavoro su tutto il mercato italiano ed europeo, aggiungiamo un 7° punto di fondamentale importanza, troppo spesso trascurato non solo da chi di ritrova a piangersi addosso dopo aver perso il lavoro per l’ennesima volta e a chiedersi il perché il mondo sia sempre così cattivo e ingiusto con lui, ma anche da chi il lavoro ce l’ha.
L’abito non fa il monaco... Ma tu chi credi che io sia? Il 7° punto è l’IMMAGINE durante il lavoro, perché su forza! Non nascondiamoci dietro un dito, L’ABITO FA IL MONACO, eccome se lo fa; inoltre una divisa bella, comoda, pratica e performante fa anche molto trendy. Oltretutto i nostri indumenti da lavoro fanno risparmiare soldi e fatica in quanto proteggono i vestiti civili che si indossano al di fuori dell’ambito lavorativo. Gli odori, le bruciature, le macchie e tanto altro molto spesso rovinano il capo d’abbigliamento che è stato comprato in un normale negozio d’abbigliamento civile e che non è stato realizzato con tessuti tecnici resistenti ai lavaggi ad alte temperature come i nostri tessuti che invece spessissimo non si stirano nemmeno o al massimo vanno solo vaporizzati. Oltre all’aspetto economico che non va certamente sottovalutato guardiamo anche all’aspetto igienico-sanitario.
Non ti è mai capitato di entrare in certi locali tipo bar, ristoranti, alimentari, e chi più ne ha più ne metta e di notare che la persona che ti doveva servire, magari preparandoti una pizza o un aperitivo, era vestita con lo stesso maglione o con la stessa maglietta (che di divisa sa ben poco) che indossava da mattina a sera durante il tempo libero per svolgere attività extra lavorative? Oppure non ti è mai capitato di vedere la persona che si doveva prendere cura di te quale cliente, indossare pantaloni col cavallo all’altezza delle ginocchia che ti facevano vedere il colore della biancheria intima che indossava quel giorno senza lasciare il minimo spazio alla fantasia? Oppure non ti è mai capitato di essere servito al bar o al ristorante da un cameriere vestito quasi come il cliente seduto al tavolo accanto al tuo?
Che impressioni ti hanno fatto quelle persone?
Di ordine? Direi di no.
Di pulizia? Penso proprio di no.
Di spiccato senso dell’igiene? Ma lasciamo perdere, certo che no.
Di rispetto verso di te che sei il cliente? Non proprio.
Di rispetto verso loro stesse e verso la loro professione?Assolutamente no.
Non ti è mai capitato di entrare in un locale pubblico, in un negozio o altro e di non capire nemmeno chi fosse il cameriere o il commesso o la persona a cui richiedere il servizio di cui avevi bisogno? Ti immagini di entrare in una farmacia e di non riuscire a distinguere il farmacista dai clienti perché anche lui è vestito come loro senza il camice? Sfortunatamente troppo spesso chi sta svolgendo il proprio lavoro non si rende conto che in quel momento lui non è il cliente e che pertanto lui non può essere vestito come il suo cliente.
Anzi, non si rende nemmeno conto che il cliente lo rispetterebbe e lo apprezzerebbe di più se avesse più cura della sua immagine, perché ciascuno di noi ha radicata in testa l’idea che in ogni contesto lavorativo la cura dell’immagine e della divisa sono sinonimo di professionalità e di attenzione verso il cliente. Chi si veste con trascuratezza o comunque non in sintonia col lavoro che sta svolgendo- se sono un cameriere mi devo vestire da cameriere, se sono un cuoco da cuoco, se sono un medico da medico e così via-trasmette l’idea che si trova lì per caso a fare una cosa di cui in fondo si vergogna e che non gli piace (…non gli piace servire te come cliente).
Chi non ama il proprio lavoro al punto da non voler nemmeno essere identificato con una divisa che lo qualifichi come professionista, come può pretendere che il suo lavoro gli faccia ottenere guadagno, successo e gratificazione? La nostra esperienza più che ventennale nella produzione di abiti da lavoro e il fatto che siamo la 1° azienda in Italia e una delle prime in Europa che ogni anno vende milioni e milioni di divise a persone come te, ci fa sentire in dovere di dirti che se si vuole essere rispettati e apprezzati in qualsiasi ambiente lavorativo è fondamentale avere per prima cosa rispetto della propria professione che in termini pratici significa: avere acquisito delle competenze specifiche e avere cura del proprio modo di vestire che durante il lavoro deve essere assolutamente in divisa. Noi di Isacco abbiamo la più vasta scelta di divise in Europa in pronta consegna con oltre 3000 modelli belli, comodi, pratici e di tendenza.
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